Specchio dei tempi, anche la casa richiede flessibilità
Un tempo era tutto più semplice. La famiglia cresceva e decresceva in maniera lineare, con i figli che diventati grandi lasciavano casa. Un modello ciclico, che si manifestava all’interno degli spazi domestici in modo assolutamente prevedibile. Bastavano pochi interventi a riadattare gli spazi in funzione dei nuovi bisogni. Da una quarantina d’anni a questa parte, però, lo scenario è notevolmente variato, divenendo meno facilmente gestibile. Numerosi cambiamenti socio-economici hanno reso necessaria una maggiore flessibilità: crisi familiari, separazioni, convivenze, permanenze prolungate dei figli hanno fatto diventare le coabitazioni odierne più che mai aleatorie e complesse.
Anche la casa richiede quindi oggi flessibilità. L’abitazione composta da molteplici e piccole camere risulta ormai poco funzionale, ed è di gran lunga preferibile quella con pochi ambienti, spaziosi. Separare – anche temporaneamente – è molto più facile che riunire, specialmente con le possibilità che offre oggi il mercato dell’arredo e del design. Tra le mura domestiche, anche le più anguste, è sempre possibile fare magie progettuali ed edlizie, così come sono i nuovi arredi ad offrire inaspettate possibilità, essendo sempre più “smart”, neutri e polifunzionali.
Per esempio è possibile sfruttare pareti morte e angoli: un’arte che richiede ingegno e maestria, ma che, una volta trovata la soluzione, permette di guadagnare centimetri importanti e ottenere soluzioni esteticamente migliori. Mensole a parete, librerie su misura, pareti scorrevoli di ogni tipo, non soltanto organizzano più efficacemente lo spazio, ma contribuiscono a personalizzare gli interni creando delle meravigliose composizioni scenografiche.